Come si calcola l’ISEE per avere il reddito di cittadinanza?

Come si calcola l’ISEE per avere il reddito di cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza assicura ad ogni cittadino che presenta i requisiti per accedervi, una vita dignitosa e un processo di ricerca attiva per un impiego, percorsi di qualifica e riqualifica professionale, accesso a cure mediche, istruzione per i figli e supporto psicologico.

Si tratta di una misura varata dal governo gialloverde, confermata anche per il 2020. Per accedere a questo sussidio bisogna avere determinati requisiti e condizioni, presentare domanda tramite modulo INPS online, oppure, attraverso il sito ufficiale dedicato all’Rdc o rivolgendosi agli sportelli Poste Italiane o Caf.

A chi è destinato il reddito di cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza è stato istituto in diversi paesi europei, anche l’Italia ha deciso di introdurlo nel 2019 con l’obiettivo di sostenere le persone che hanno perso il lavoro involontariamente, non hanno reddito o hanno un reddito da lavoro troppo basso per assicurarsi una vita dignitosa.

Ai pensionati spetta la pensione di cittadinanza. In entrambi i casi si tratta di un sostengo economico o reddito minimo che, in base alla situazione di un individuo prevede l’erogazione da parte dell’INPS di un importo massimo fino a 780 euro, soglia di povertà stabilita dall’ISTAT.

Il requisito ISEE, come si calcola?

Tra i requisiti per accedere al reddito di cittadinanza c’è l’ISEE, un documento che fotografa la situazione economica di una famiglia, si tratta del rapporto tra la ricchezza del nucleo familiare e i suoi componenti.

ISEE sta per indicatore della situazione economica equivalente, permette di confrontare tra loro diverse situazioni e viene utilizzato per individuare i soggetti a cui destinare un determinato servizio sociale quando c’è un’elevata richiesta dello stesso.

Per questo motivo è stato scelto come criterio per stabilire a chi dare il sussidio: attualmente, per ottenere il reddito di cittadinanza non bisogna avere un ISEE superiore a 9.360 euro.

Come si calcola l’ISEE?

Capire come si calcola l’Isee non è semplice per chi non ha conoscenza in materia economica, per questo motivo è necessario rivolgersi a degli esperti come i Caf, i patronati e i commercialisti.

L’Isee è il rapporto tra l’Ise, l’indicatore della situazione economica di una famiglia e la scala di equivalenza che premia i nuclei familiari più numerosi.

Con l’Ise si mettono insieme i redditi di una famiglia e tiene in conto anche il 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare.

Ottenuto l’Ise bisogna dividere il totale per la scala di equivalenza: un single divide per uno senza ottenere benefici, una coppia per 1.57, in tre per 2,04, in quattro per 2,46 e in 5 per 2,85, ogni componente in più vale 0,35, inoltre sono previste altre maggiorazioni in presenza di altre situazioni, come figli disabiliti, persone vedove, ect…

Per avere maggiori informazioni e riuscire a comprendere la propria situazione, simulando facilmente l’ISEE, è possibile aiutarsi con il sito dell’INPS.

La richiesta dell’ISEE può essere fatta anche online tramite il sito INPS, ma bisogna essere in possesso dei codici di accesso al sito. Ottenuto il documento, l’ISEE finisce nel Sii, il Sistema informativo ISEE, una banca dati in cui gli enti possono accedere per controllare che tutto rispecchi i parametri.

Dopo aver ricevuto l’autorizzazione all’accesso, l’ente può visionare il valore ISEE, la composizione del nucleo familiare e quando necessario, le informazioni analitiche della DSU.

Cos’è la DSU?

La dichiarazione sostitutiva unica è un documento che bisogna inoltrare per richiedere l’ISEE, contiene dati anagrafici, redditi e patrimoni del nucleo familiare e ha validità fino al 15 gennaio dell’anno successivo.

Buona parte dei dati presenti nella Dsu sono autodichiarati, mentre altri sono acquisiti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS.

Esistono diverse tipologie di Dsu, ma quella per richiedere il reddito di cittadinanza è l’ISEE standard, valido per le prestazioni sociali agevolate, è la Dsu mini.